Biografia |
Giorgio Maggiore nasce a Milano il 29 marzo 1964.
Tra il 1973 ed il 1977 ascolta ripetutamente "L'Incompiuta" di Franz Schubert ed i dischi dei Pink Floyd del primo periodo, dei Genesis di Peter Gabriel e dei Beatles. Nel 1978 impara a suonare la chitarra acustica mancina esercitandosi con gli accordi delle canzoni dei Beatles, Rolling Stones, Who e Pink Floyd di Barrett. Gli album più ascoltati in quel periodo sono "The piper at the gates of dawn" dei Pink Floyd di Barrett, "Sgt.Pepper's Lonely Hearts Club Band" dei Beatles ed il recentissimo, all'epoca, album dei Pink Floyd di Waters "Animals". Alla fine del 1979 Giorgio scrive le prime canzoni. "Faded roses", "When the city" ed "Only you" sono ballate apprezzate da due gruppi musicali nei quali entra a far parte contemporaneamente all'inizio del 1980. Con un gruppo di Milano suona il basso elettrico e la chitarra acustica, componendo gran parte del materiale insieme al chitarrista elettrico Riccardo Costa, compagno di classe del liceo e fondatore della band The Fulls. Il materiale composto risulta essere influenzato dai gruppi psichedelici degli anni '70 sia inglesi che americani (Pink Floyd e Grateful Dead) e, nello stesso tempo, da Bowie ed i Talking Heads. Con questa band (nominata prima The Fulls e poi Vital Energy) tra settembre 1982 e maggio 1983 Giorgio entra nei Panda Studios di Milano e realizza tre suoi brani: con la band "Wondering", "Without disguise" e, completamente da solo con chitarre acustiche e flauto, "The political meeting". Le divergenze di vedute con i compagni portano Giorgio a separarsi dalla band...A Giorgio fondamentalmente interessa sviluppare e suonare soltanto il suo materiale, il cui stile risulta sempre più influenzato dai gruppi britannici emergenti degli Eighties (Joy Division, Cure, Bauhaus, Cocteau Twins, Durutti Column) mentre gli altri componenti della band preferiscono continuare a suonare musica blues. Con l'altra band, i Butterflies Collecters di Arese, tra il 1980 ed il 1981 Giorgio è batterista percussionista e realizza con gli altri componenti il suo brano "Only you", ballata acustica. La collaborazione col gruppo culmina con la partecipazione al festival "Giugno Aresino" nel 1981, suonando "Echoes" e "Shine on you crazy diamond" dei Pink Floyd...con Giorgio nelle vesti di Nick Mason. Il chitarrista dei Butterflies Collecters è Cesare Malfatti che, grazie al suo talento ed alla sua caparbietà, raggiunge giustamente la notorietà fondando più tardi gli Afterhours ed i La Crus. Giorgio invece retrocede ad hobby la passione per la musica, concentrando le sue attenzioni ed il suo impegno negli studi universitari prima e nel lavoro poi. Tra il 1984 ed il 2002 Giorgio produce una quantità impressionante di demo-tracks strumentali, cantate in inglese ed in italiano. Tra il 1984 ed il 1985 Giorgio cambia completamente il modo di suonare la chitarra ritmica, trovando dei modelli in Robert Smith, Durutti Column e Cocteau Twins. I riff chitarristici alla Syd Barrett e Pete Townshend vengono gradualmente affiancati dalle pennate dark di alcuni gruppi degli Eighties. Un altro chitarrista che influenza molto Giorgio in quel periodo è The Edge, con i suoi arpeggi ritmici unici nel loro stile. Con un semplice registratore a cassetta Giorgio realizza in questi due anni circa tre ore e mezzo di demo-tracks, virando da un genere alla "Heroes" di Bowie ad un suono estremamente dark. Chi ascolta i suoi demo in quel periodo riconosce il sound dei Joy Division e di Nick Drake, che Giorgio non aveva mai ascoltato! Nel 1986 Giorgio realizza un'ora e mezza di brani sempre in inglese, due dei quali dieci anni dopo vengono apprezzati da Miceli, che occasionalmente li ascolta tramite una comune amica cantante. Nel 1987 Giorgio progetta un demo intitolato "Cerca e trova", con 12 canzoni in italiano e lo indirizza alla CGD Records all'attenzione del produttore Crippa, che lo giudica interessante ma non sufficientemente commerciale per realizzare un album. Contemporaneamente Giorgio scrive una quindicina di demo-tracks strumentali ed in inglese, fra le quali spiccano "A new place to stay", una ballata acustica controritmata in stile Nick Drake ed alcuni brani strumentali estremamente influenzati dai Dead can dance e Cocteau Twins. Nel periodo 1988-1995 Giorgio dirada la produzione rimanendo per lunghissimi periodi totalmente inattivo. Da segnalare in quel periodo il brano ipnotico "Over" ed alcune tracks strumentali. Nel 1996 realizza un demo intitolato "The farmer" con un'ora e mezza di brani elettrici ed acustici giudicati interessanti da occasionali ascoltatori. Nel 1997 realizza una decina di brani in italiano e strumentali, tra cui "Black out", "Dosi di benessere" e "L'olocausto". Nel 1998 Giorgio acquista un pianoforte a muro usato e comincia a comporre alcuni brani strumentali, realizzando un demo di 6 tracks, influenzate soprattutto dal fiammingo Wim Mertens. Nel 1999 realizza un demo di 90 minuti intitolato "Tha cavalry attack", mentre nel 2000 è la volta di "Is it true?", ancora 90 minuti di brani acustici in inglese. Tra il 2001 ed il 2002 Giorgio compone con un 4 piste della Roland altri due demo. In essi spiccano le strumentali "Risvegli", "Germogli", "Speranze improvvise", "Il fuggitivo", "Albe e tramonti" e le canzoni "Regine e re", "C'è qualcosa", "La giostra", "Battiti", "Luoghi e spazi non monitorati", ispirata da una collaborazione col violinista Stefano Bonvini, "Le luci della città" e "Quel sorriso isplenderà", dedicata alla madre di amici di Alessandria scomparsa nel 1999 e rititolata "Quel tempo tornerà", presente con un'esecuzione rivisitata nell'album del 2005 "Oasi di cemento". Il desiderio di realizzare il primo album è talmente forte che Giorgio, dopo avere acquistato una tastiera ed un multitracce digitale della Fostex, prepara nel 2003 un demo con più di 30 brani sia strumentali che cantati. Tra il 2004 ed il 2005 ne compone altri 25. Il materiale è abbondante e la scelta di selezionare le tracks per il primo album è difficile. I testi dei brani cantati hanno in comune il contrasto tra il cemento e la natura, tra la virtualità e la realtà, tra la routine e la realizzazione dei propri sogni. Nasce cosi' il 22 dicembre del 2005 "OASI DI CEMENTO", con 14 tracks, 11 cantate e 3 strumentali. Il lavoro continua e Giorgio nel 2006 realizza 10 tracks, delle quali solo 8 entrano a far parte del suo secondo album "I COLORI CHE CAMBIANO" insieme a 6 brani scritti tra il 2003 ed il 2005. Il 7 novembre 2006 viene pubblicato "I COLORI CHE CAMBIANO": I suoni risultano più solari e meno dark del primo album, con riff chitarristici leggermente contaminati da Muse e Radiohead. Il poter comporre, suonare tutti gli strumenti, mixare, premasterizzare e produrre tutto da solo hanno permesso a Giorgio di concretizzare delle idee in modo perfettamente coerente senza alcuna interferenza. E' anche vero che i due album sono artigianali e non professionali... Purtroppo le sale di registrazione costano e non permettono di suonare serenamente poichè i minuti sono contati dal tassametro.. A partire dal mese di dicembre del 2006 Giorgio sta preparando un nuovo lavoro completamente diverso dai due albums precedenti per la presenza maggiore di lunghe parti strumentali rispetto a quelle cantate... ...Infatti vengono composte la strumentale BAGLIORI DI LUCE (eseguita col pianoforte e il sintetizzatore) e la lunghissima suite estremamente complessa ILLUSTRE SCONOSCIUTO. Questo brano, composto e realizzato a cavallo tra dicembre 2006 e gennaio 2007, è un netto segnale da parte di Giorgio di voler sperimentare in una direzione più vicina ad un progressive inglese tipico degli anni settanta mixato sempre allo stile chitarristico proprio della new wave. E' un brano ricco di cambiamenti di suoni e ritmi con aperture inaspettate di chitarre elettriche e tastiere, che lo rendono estremamente vario nonostante i quasi undici minuti di durata. Le pochissime liriche sono frasi durissime rivolte allo sfruttamento degli impiegati nei posti di lavoro ed alla loro impossibilità di poter pensare serenamente alla propria vita privata. Sempre a gennaio vengono realizzati altri due brani strumentali, con piano e synth, ADDIO G ed IL SOGNO INFINITO. Il primo trasmette intensamente drammaticità per qualcosa che sta accadendo, mentre il secondo brano emana immagini positive come una passeggiata lungo un percorso magico. A febbraio viene composta e realizzata la canzone IL TUO FIORE VERO, ballata acustica con in prima linea chitarre e percussioni. Il testo riprende uno dei temi trattati soprattutto nel primo album, quello dell'uomo ubriacato dalla routine quotidiana ed impossibilitato dal sistema di poter pensare a costruire una propria vita fatta di emozioni. "Sei in una centrifuga, tieni il ritmo ma il tempo ti sfuggirà"... cosi' si apre il brano.."Ti senti in dovere di donare il tuo sangue a chi finge di farti star bene ma alla fine abuserà della tua lealtà "...questa dura frase prima del ritornello riprende con chiarezza il tema dello sfruttamento da parte di chi esercita un potere economico, lucrando di nascosto sull'onestà della gente per bene. A marzo viene realizzata "LA GRANDE BOLLA", il pezzo più dolce dell'intera produzione di Giorgio. Quattro chitarre, due acustiche e due elettriche, si inseguono lungo i repentini cambiamenti di ritmo, scanditi dal tamburo dundun. Il testo parla della necessità da parte dell'uomo umilato dalla routine imposta dal sistema di rifugiarsi dentro ad un sogno. Sempre nel 2007, ad aprile, viene realizzata DIVERTENTE. Qui Giorgio gioca con un testo ossessivo e non sense, con una voce particolarmente cavernosa ed intrigante. E' probabilmente il brano più orecchiabile dell'album, intitolato DENTRO AI TUOI SOGNI, dopo l'ultima composizione effettuata a maggio, MI ASCOLTERAI? Infatti questo brano, estremamente psichedelico, riporta le parole di una persona scomparsa recentemente. "Dentro ai tuoi sogni, mi ascolterai?"...cosi' si apre questa suite con chitarre barrettiane..ricca anche qui di improvvisi cambi di ritmi e suoni.. DENTRO AI TUOI SOGNI è un disco che non ha quasi nulla in comune con i primi due album gemelli OASI DI CEMENTO ed I COLORI CHE CAMBIANO, per il maggior spazio dedicato alle parti strumentali rispetto a quelle cantate e per una netta sterzata dalla new wave degli anni ottanta ad una forma di progressive classico-psichedelico. Prima della pubblicazione del suo terzo album DENTRO AI TUOI SOGNI, avvenuta nel mese di novembre del 2007, Giorgio ad agosto dello stesso 2007 compone e registra tre nuovi brani che entreranno nella prima parte della tracklist del suo successivo album RADIOANIMA (luglio 2008). I tre brani sono estremamente diversi fra loro e dimostrano che Giorgio vuole proporre, oltre ai suoi fraseggi chitarristici, che hanno caratterizzato i suoi tre dischi precedenti, anche melodie minimali ambient suonate col pianoforte ed il sintetizzatore. Il primo di questi tre brani realizzati ad agosto 2007 e' il medley RADIOANIMA, costituito da tre tracks legate fra loro: TEMPESTE ELETTROMAGNETICHE (una intro cupa a base di sintetizzatore, che suona come un tuono prima di un violento temporale); RADIOANIMA, una ballata che inizia sulla nota finale della intro, con un ritornello psichedelico che ricorda vagamente lo stile degli XTC della fine degli anni ottanta; ISOFREQUENZE, un pezzo di pianoforte estremamente dolce che chiude il medley in un modo assolutamente inaspettato. Il medley e' stato realizzato interamente in presa diretta su 16 tracce, senza alcun copia/incolla. Giorgio continua a non utilizzare il computer ma soltanto un registratore multitracce digitale con un piccolo mixer... La seconda traccia composta ad agosto 2007 e' LIBERI, una ballata elettrica quasi divertente con fraseggi chitarristici spensierati. Il terzo brano e' SPERANZE TRADITE, strumentale a base di pianoforte e tastiera violini. Questo brano inizia con un motivo andante spensierato ed ottimista che gradualmente cambia in un umore malinconico con venature di profonda tristezza, come a manifestare l'effetto di un avvenimento tragico che improvvisamente rende cupa una vita inizialmente raggiante.. Tra settembre e novembre del 2007 Giorgio si dedica alla masterizzazione ed alla realizzazione grafica di DENTRO AI TUOI SOGNI con Mauro Berchi, che riesce a trovare sempre un perfetto compromesso fra l'artigianalita' delle tracce di Giorgio ed il livello audio di una masterizzazione professionale fatta con la massima cura. La cover del disco deriva da una foto scattata da Davide Quinzi nell'isola Fuerteventura che Giorgio trova estremamente significativa per fare da bandiera del suo terzo disco. A dicembre 2007 Giorgio riprende a realizzare nuove tracce per il suo futuro RADIOANIMA. Realizza due lunghi brani dove le chitarre elettriche regnano protagoniste: LA PORTA e la stranissima WIE WIRD MEINE ZUKUNFT?. LA PORTA e' un brano con strofe e ritornelli con ritmiche estremamente contrastanti fra loro. Le strofe sono caratterizzate da chitarre elettriche arpeggiate in pieno stile inglese anni ottanta, mentre il ritornello si apre con ampi tappeti di tastiere e con le percussioni in evidenza. Il testo e' costituito da poche parole che tagliano come coltelli. Giorgio qui vuole dire che la realizzazione dei propri sogni ed il conseguente raggiungimento della propria felicità siano cose impossibili in una società dove l'anima e' annegata dall'artificialità del ciclo giornaliero scandito da orari da rispettare per produrre, consumare ed alienarsi. L'unica speranza e' aldilà di una porta dove tutto quello in cui si e' creduto in contrasto con il sistema del produci-consuma-crepa improvvisamente si realizza e diventa eterno. WIE WIRD MEINE ZUKUNFT? rappresenta un brano difficilmente classificabile e descrivibile. Diversi ascoltatori tedeschi lo considerano un pezzo krautrock fuori porta..Le chitarre acustiche iniziali fanno pensare ad un brano piuttosto morbido sulla scia de LA GRANDE BOLLA. In realtà l'ingresso delle chitarre elettriche lo trasforma in una strana marcia dove le parole in tedesco sembrano amalgamarsi piuttosto bene. Le chitarre elettriche shoegaze crescono sempre di più fino alla fine del brano, con il ritmo scandito dalle percussioni e da un basso che sembra divertirsi sulle note alte. Gli assoli di chitarra sono arpeggi armonici controritmati che ricordano lievemente lo stile di Mogwai. Durante la stesura della tracklist Giorgio deciderà successivamente di inserire prima di WIE WIRD MEINE ZUKUNFT? la strumentale INNO, realizzata nel gennaio 2006. E' questo un brano, eseguito col sintetizzatore in primo piano, che può essere assimilato ad un inno nazionale di qualche immaginaria nazione.. Tra gennaio e febbraio 2008 Giorgio realizza due brani strumentali ritenuti da molti tra i migliori di tutta la attuale discografia di Giorgio. RINTOCCHI e' eseguita con tre chitarre acustiche che sviluppano dei suoni piuttosto intriganti, con un tappeto di tastiere che conferisce una particolare profondità a questo brano. RICORDI IMPROVVISI e' un altro brano a base di pianoforte e tastiere violini. La melodia e' qui estremamente coinvolgente ed e' estremamente toccante la apertura del ritornello. A marzo 2008 Giorgio compone e realizza altri due brani: IN FONDO ALL'ANIMA, una ballata acustica con tre chitarre acustiche e voce, e PENSIERI IMMORTALI, un altro brano strumentale a base di piano e tastiera violini, forse il migliore di tutta la produzione di Giorgio per intensità emotiva, dovuta agli incroci tra le melodie pianistiche ricche di accordi diminuiti e gli archi che creano particolari tappeti sonori. PENSIERI IMMORTALI e' anche la traccia finale del nuovo quarto album di Giorgio, RADIOANIMA. La melodia quasi misteriosa di un pianoforte rimasto solitario, in seguito allo svanire degli archi, scandisce ossessivamente delle note che echeggiano fino all'improvviso accordo finale..... A luglio 2008 RADIOANIMA viene stampato, in seguito alla masterizzazione ed alla realizzazione grafica effettuata con la preziosa collaborazione di Mauro Berchi. Il mese precedente, giugno 2008, Giorgio realizza due nuovi brani strumentali caratterizzati da ritmi incalzanti, scanditi da percussioni africane.....Potrebbero far parte della tracklist del suo futuro quinto album....... |